mercoledì 18 aprile 2012

Il tramonto in bianco e nero

Dica la verità: avrebbe preferito finire la carriera alla Juve.
«Era quello che sognavo. Questi vent’anni sono stati ricchi di emozioni, con momenti straordinari e a volte duri: ho provato il brivido di scrivere quasi tutti i record bianconeri. Ormai però le cose sono cambiate»
(tratto dall'intervista a Del Piero sul numero 16 di Vanity Fair)
Manca solo il finale, e tra poco più di trenta giorni conosceremo anche quello. Poi si aprirà il libro dei ricordi, e non ci sarà più bisogno di aggiornarlo con altre presenze, gol, record. Le parole di Del Piero a Vanity Fair sono molto amare e ci dicono molto su come abbia vissuto questa sua ultima stagione in bianconero («la più difficile della mia carriera»). L'ha vissuta ai margini, come mai gli era successo prima, trovandosi ad affrontare una situazione nuova, forse sorprendente ma non imprevedibile, perché i rapporti con Agnelli erano tesi da tempo e lasciavano intravedere un futuro decisamente incerto. Lo scorso anno la società fece passare quattro lunghi mesi prima di rinnovargli il contratto in scadenza. Quella che doveva essere una formalità si trasformò in un tormentone. Si aspettò fino al 5 maggio, cercando di coprire dietro a quella data tanto cara al mondo juventino (ricorderete il 5 maggio 2002) un'attesa estenuante e immotivata. Prima della firma chiesero a Del Piero se il suo futuro sarebbe stato ancora in bianconero. Lui, con eleganza, rispose: «La società ha detto che le porte sono aperte. Bisogna vedere se per entrare o per uscire». Il feeling con Agnelli non è mai sbocciato. Alcuni dicono che la colpa sia di un video pubblicato su youtube, in cui lo stesso Del Piero annunciava ai fan che avrebbe firmato in bianco un nuovo contratto con la Juventus. La società si sarebbe sentita scavalcata e adesso starebbe consumando la sua lenta vendetta. Quali che siano i motivi, sono probabilmente pretestuosi e nascondono strategie più profonde.
Non realizzerà quindi il suo sogno Pinturicchio, quello di chiudere la carriera con la stessa maglia di sempre. Ma l'impressione è che abbia vinto lo stesso, perché lo hanno scaricato sì, ma lui ha dimostrato (ma scusate cosa deve dimostrare ancora?) di essere un campione puro, capace di decidere le partite nel momento più caldo della stagione. Forse rimarrà a giocare in Europa, o forse andrà in America o chissà dove. Sicuramente giocherà ancora, come dice il titolo (Giochiamo ancora) del suo libro autobiografia in uscita il prossimo 24 aprile. La vita continuerà anche senza la Juve, e dopo il 20 maggio inizierà la sua nuova avventura: «Non so immaginare il mio futuro, è un cambiamento enorme e un po’ mi spaventa, perché sarebbe come andare via di casa una seconda volta. Ma lo vivo come i videogiochi che mi piacevano da ragazzino: un nuovo livello da superare».
Da ieri sulla pagina facebook di Del Piero campeggia la foto di un tramonto. Il tramonto di una storia sportiva tutta in bianconero, o quasi. In bocca al lupo, campione.

venerdì 13 aprile 2012

E ora? #3


Mi fa piacere che adesso spuntino tutti fuori a chiedere il rinnovo, perché io lo chiedevo anche quando c'era un silenzio assordante. Come si diceva da tempo, con quell'uscita di ottobre Agnelli non ha risolto nulla. Se pensava che Del Piero fosse finito, Del Piero gli ha risposto sul campo. Se pensava di chiudere sul nascere ogni nuovo tormentone sul rinnovo, la sua mossa si è rivelata un boomerang perfetto. La lezione più bella che ha dato Del Piero in questa stagione non sono i gol, ancora una volta decisivi. E' stata la sua umiltà nell'avere accettato la panchina, nell'avere accettato i cinque minuti col Genoa e i tre minuti col Napoli all'andata. Tutto questo senza fiatare, per il bene della Juventus. Ha aspettato il suo momento, e adesso è arrivato. Giù il cappello.
E a questo punto del contratto facciano loro (Agnelli & company), perché comunque vada ha vinto ancora lui, Del Piero. Fatevene una ragione.

giovedì 12 aprile 2012

E ora? #2


Comunque vada ha vinto lui. Se rinnoveranno avrà vinto lui, e se non rinnoveranno avrà vinto lui lo stesso. Facciano loro.